| Il 
              repertorio della Banda Musicale “Città di Orte” 
              per ciò che attiene ai servizi che le competono, quali l’intervento 
              nelle funzioni religiose e nelle cerimonie civili, non differisce 
              da quello di tutte le bande, specialmente nei servizi civili che 
              richiedono marce e inni prescritti.Sul piano delle cerimonie religiose si discosta leggermente dalla 
              consuetudine per ciò che riguarda la Processione 
              del Cristo Morto, di antichissima istituzione. Qui si può 
              citare il recupero dello Stabat Mater, antica lauda raccolta 
              dalla tradizione popolare dal M° Luigi Fossati nel 1850 e rielaborata 
              recentemente per banda e coro da Claudio Mandonico. Per ciò 
              che concerne la musica liturgica si è voluta dedicare una 
              particolare attenzione alle composizioni dei Maestri di Cappella 
              locali al fine di riproporre il notevole patrimonio bandistico dell’Ottocento, 
              periodo in cui, come è noto, la musica bandistica in chiesa 
              ebbe un enorme sviluppo: citiamo a questo proposito un Domine 
              Deus con preludio di tromba e trombone da collocarsi intorno 
              al 1830, un Credo a tre voci forse di poco posteriore, 
              con accompagnamento di “istromenti da fiato”, un Inno 
              per l’Ingresso del Vescovo del 1889 scritto da Enrico 
              Giovannini, ma anche la Marcia Pontificale di Achille Longhi, 
              come la Toccata per l’Elevazione di Domenico Silveri, 
              scritte per celebrare l’incoronazione di Pio IX, che ebbero 
              in Orte, Patrimonio di S. Pietro, una sicura eco.
 Delle marce non è il caso di parlare perché, almeno 
              quelle classiche, sono patrimonio comune di ogni complesso, fatte 
              però alcune eccezioni come la Gran Marcia Trionfale 
              di Vittorino Hallmayr del 1848 divenuta molto più tardi (con 
              alcune modifiche) Inno Pontificio, così come l’Inno 
              delle Due Sicilie del Paisiello, tutte scomparse dal patrimonio 
              comune. Per i brani da concerto si cerca nelle moderne edizioni 
              tutto ciò che non sia banale, trascurando volutamente gli 
              assemblaggi delle canzoni di musica leggera e scegliendo piuttosto 
              brani originali per banda che presentino qualche interesse musicale 
              specifico; possiamo considerare ad esempio brani come Glasnost 
              e Tapas de Cocina, senza trascurare l’apporto femminile 
              nelle composizioni per banda come è il caso di Tales 
              from Finland.
 Una particolare attenzione è rivolta alla produzione bandistica 
              che si collega alla tradizione musicale del Medio Evo e del Rinascimento, 
              tenuto conto che l’associazione che ha il compito di gestire 
              la manifestazione più importante nel corso dell’anno, 
              Ottava di S. Egidio, è l’Ente Ottava 
              Medievale. Anche qui a titolo di esempio possiamo citare i seguenti 
              brani: Erasmus Tales, Esquisses Medievales, Fantasia super l’Homme 
              Armè, King Arthur, Marche des Soldats de Robert Bruce, Marcia 
              per la Cerimonia dei Turchi.
 Da non dimenticare anche l’attenzione posta verso alcuni compositori 
              francesi quali Leo Delibes e Gabriel Faurè. Ovviamente non 
              viene trascurato il ruolo fondamentale che ebbe la banda nell’Ottocento 
              e fino alla prima metà del Novecento nella diffusione della 
              musica operistica, che viene riproposta attraverso le opere di Rossini, 
              Bellini, Mascagni, Verdi, ecc.
 Ultimo impegno della banda, dopo l’apertura al pubblico dell’Archivio 
              Comunale è, per quanto possibile, il recupero dei brani originali 
              per banda dei maestri che ci hanno preceduto, onde confermare in 
              questa istituzione, la banda, un testimone prezioso della cultura 
              della Città di Orte.
 
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